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Pancafit : una semplice risposta a molti problemi.

2/8/2018

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Pancafit è una particolare panca regolabile a diversi gradi di angolazione che utilizza i principi di diversi metodi di lavoro come Mezieres, Feldenkrais, Berterat e altri,  nel rispetto delle leggi che caratterizzano le catene muscolo-fasciali. Pancafit, quindi, è denominata "tecnica posturale ad approccio globale" e consente di agire sul corretto e bilanciato assetto posturale di tutto il corpo.

Per il suo utilizzo non ci sono limiti di età e neppure controindicazioni e può essere di aiuto in svariati casi, tra cui:
• dolori a causa di posture scorrette;
• rieducazione respiratoria;
• ripercussioni muscolo-scheletriche causate da traumi recenti o passati;
• atteggiamenti posturali viziati, in età giovanile, zaino, banchi di sucola, studio ecc..;
• contratture muscolari croniche;
• difficoltà circolatoria venosa e linfatica,
• recupero della mobilità articolare persa a causa di problematiche articolari;
• miglioramento della performance sportiva

Come agisce

Al fine di poter vivere meglio e il più a lungo possibile, il corpo deve sottostare a due leggi biologiche fondamentali: evitare il dolore e ricercare la massima economia.
Il dolore costringe il corpo a trovare soluzioni antalgiche; le catene muscolari, ovvero la stretta cooperazione dei muscoli, si trovano a dover gestire il dolore attraverso degli adattamenti chiamati "compensi posturali o posture adattate compensate".
Ad esempio, un dolore ad un piede, porta il corpo a spostare il peso sull’altro piede, bloccando inconsciamente la caviglia dolorante, portando a zoppicare, ma senza risolvere il problema. Ecco l’errore che si compie quando si dice che: “aspetto che il dolore passi”. Sarebbe più corretto dire: “aspetto fino a che si è nascosto bene”!
Ogni dolore occultato, però, creerà prima o poi dei problemi conseguenti in altre zone del corpo.

Il metodo Pancafit agisce sulle catene muscolari riducendo ed eliminando i compensi per fare emergere le tensioni (ipertono di difesa innescato per nascondere il dolore). E' come se aiutassimo il nostro corpoa rivelarci il vecchio dolore nascosto e mai risolto.
Una volta identificata la causa, la possiamo trattare e risolvere, ottenendo un nuovo riequilibrio posturale. Una sola terapia a settimana può essere sufficiente per dare il tempo al corpo di integrare il cambiamento ottenuto e prepararsi per la seduta successiva e i risultati possono essere davvero notevoli.


L'unico limite imputabile alla Pancafit è quella di un eventuale utilizzo inadeguato, non rispettoso dei principi e concetti per cui è nata. Va ricordato, che più che l'attrezzo è il metodo, con le sue regole e leggi ferree, a fare la reale differenza nei risultati e che l'impiego va sempre coordinato insieme ad un professionista che dopo un'anamnesi e una'attenta valutazione saprà indicare le corrette posizioni da assumere e gli esercizi da effettuare, anche con l'ausilio di accessori.


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Il "cerotto colarato" ovvero il TAPING NEUROMUSCOLARE

3/17/2017

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Taping kinesiologico, Kinesiotaping, Taping Neuromuscolare, Taping Kinesi Terapico…
Ovvero il “cerotto colorato” come l’ha chiamato una cliente!

Le due strisce colorate che abbiamo visto sulla schiena di Mario Balotelli dopo il grandissimo goal alla Germania negli Europei 2012 in Polonia e Ucraina, sono un'invenzione del Dott. Kenzo Kase che ha sviluppato il Kinesio Taping Method oltre 35 anni fa, infatti la prima apparizione del Taping Neuromusclare risale alle Olimpiadi di Seul del lontano 1988 con la nazionale giapponese di pallavolo. In Europa, invece, arriva molto più tardi, solo a cavallo del 2000: una delle prime applicazioni compare nel campionato italiano di pallacanestro, sul polpaccio di Stefano Mancinelli, e tutt'ora continua ad avere nuove evoluzioni e studi in merito.

Ma cos’è, una volta per tutte, il Taping Neurouscolare?
È una tecnica non invasiva e non farmacologica che, attraverso l’applicazione di un nastro di cotone di alta qualità, latex free, ipoallergenico, traspirante e resistente all’acqua con uno strato adesivo la cui peculiarità è di avere un'elasticità molto simile a quella della pelle  Queste proprietà conferiscono al taping particolari caratteristiche meccano elastiche, che offrono una stimolazione meccanica in grado di creare spazio nei tessuti, favorire il metabolismo cellulare, attivare le naturali capacità di guarigione del corpo e normalizzare la propriocezione neuromuscolare.

Come funziona il Taping Neuromuscolare?
La tecnica, a differenza del taping tradizionale (bendaggio), si basa sull’agevolazione dei movimenti cutanei e muscolari in modo da ottenere un effetto biomeccanico terapeutico sulle zone trattate. Perché ciò avvenga devono essere rispettati alcuni fattori determinanti: l’utilizzo di un nastro di ottima qualità, il metodo applicativo, e la professionalità e competenza dell'operatore.
Il taping applicato, insieme al movimento del corpo, produce micromovimenti che stimolano i recettori della cute e quelli degli stati sottostanti, inviando stimoli esterocettivi e propriocettivi a livello del sistema nervoso centrale che determinano una risposta muscolare riflessa. Il nastro, sollevando la cute e dilatando quindi gli spazi interstiziali, migliora la circolazione, favorisce l’assorbimento dei liquidi e riduce la pressione sottocutanea.
L'importanza della qualità dell'applicazion è essenziale! L'operatore deve testare il movimento muscolare e articolare, studiare la modalità applicativa più consona alla situazione, e applicare con competenza il nastro.

Il Taping Neuromuscolare può essere usato con funzioni diverse:

Funzione sensitiva:
  • diminuzione della pressione sui recettori chimici e conseguente riduzione dell’infiammazione;
  • stimolazione dei recettori meccanici;
  • controllo della “teoria del cancell.
Funzione muscolare:
  • riduzione della fatica muscolare;
  • aumento della contrazione muscolare in un muscolo debole;
  • riduzione dei crampi e di possibili incidenti muscolari.
Funzione articolare:
  • normalizzazione del tono muscolare e della fascia connettivale;
  • aggiustamento del disallineamento causato da accorciamenti muscolari o da eventi traumatici;
  • aumento del ROM.
Funzione linfatica:
  • aumento della circolazione linfatica e sanguigna;
  • riduzione dell’eccesso di calore nel tessuto;
  • apertura del drenaggio linfatico;
  • riduzione del dolore.

Per concludere, risulta fondamentale la competenza dell’operatore che applica il taping: qualora, infatti, l’applicazione non sia corretta non solo è possibile che non si ottenga l’effetto desiderato, ma c’è la possibilità che l’effetto sia addirittura dannoso.
DIFFIDATE QUINDI DA AUTO APPLICAZIONI O DA OPERATORI NON QUALIFICATI!

PER INFO
healthlabpadova@gmail.com
393 3239646


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Sindrome del Piriforme o pseudo sciatica o falsa sciatalgia

12/22/2016

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COS'E'?
La sindrome del muscolo del piriforme è una patologia che provoca un dolore di tipo sciatalgico, tant’è che alcuni autori la definiscono anche falsa sciatalgia o pseudo sciatica.
La sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare che insorge quando il muscolo piriforme, situato nella regione del gluteo, comprime od irrita il nervo sciatico. I sintomi sono simili a quelli generati da altre condizioni che evolvono in sciatalgia, come l’ernia del disco; tuttavia, la sindrome del piriforme NON si riferisce a problemi alle radici dei nervi spinali e/o alla compressione di un disco vertebrale. Il coinvolgimento del nervo sciatico, infatti, avviene un po' più lontano dalla sua origine, precisamente a livello del gluteo, dove rimane intrappolato a causa di alterazioni del muscolo piriforme; ciò può causare un dolore spesso percepito come un formicolio od una sensazione di intorpidimento che coinvolge la parte inferiore del corpo e percorre la gamba, irradiandosi dal gluteo fino anche al piede.
Il primo autore a ipotizzare il ruolo del muscolo piriforme quale causa di dolore di tipo sciatalgico fu W. Yoeman, nel 1928 (The relationship of arthritis of the sacro-iliac joint to sciatica), ma non fu lui, contrariamente a quanto viene riportato in più fonti, a parlare di “sindrome del piriforme” bensì D. Robinson, nel 1947 (Piriformis muscle in relation to sciatic pain. Am J Surg 1947;73;355-8).
 
ANATOMIA DEL M. PIRIFORME
Il piriforme è un piccolo muscolo di forma triangolare, situato in profondità nella natica, dietro il grande gluteo.
Il muscolo piriforme:
  • Origina dalla superficie interna dell'osso sacro e si inserisce al femore omolaterale;
  • È classificato tra i muscoli esterni dell'anca (gruppo dei rotatori esterni dell'anca);
  • È importante per assistere la rotazione esterna/interna dell'anca, e girare la gamba e il piede verso l'esterno. In generale, questo muscolo è importante nel movimento della parte inferiore del corpo, in quanto stabilizza l'articolazione dell'anca e, contraendosi, ruota esternamente il femore e permette di camminare, spostare il peso da un piede all'altro e mantenere l'equilibrio;
  • Il nervo sciatico passa al di sotto del muscolo piriforme, con il quale si trova a stretto contatto.
SINTOMI
I sintomi più frequenti nei pazienti colpiti dalla sindrome del piriforme sono:
– dolore intenso nella zona dei glutei e delle natiche (può arrivare anche al ginocchio e talvolta fino al piede);
– debolezza muscolare;
– formicolio;
– intorpidimento;
– limitazione nei movimenti articolari dell’anca
 
Il dolore tende ad aumentare quando si salgono e si scendono le scale mentre tutti gli altri sintomi tendono a peggiorare quando si svolgono attività fisiche, dopo aver mantenuto a lungo la posizione seduta, quando si accavallano le gambe e quando ci si gira nel letto.
 
CAUSE
La sindrome del piriforme può essere causata da:
– trauma al gluteo-anca-schiena;
– sforzo eccessivo, movimento violento;
– anomalia muscolare con ipertrofia;
– anomalia dei nervi;
– appoggio errato del piede, iper pronazione;
– fibrosi;
– pseudo aneurisma dell’arteria glutea inferiore;
– eccessiva attività fisica, sovrallenamento;
– pratica di sport che si svolgono in posizione seduta (ad esempio Il canottaggio o il ciclismo);
–disturbi posturali;
–disfunzioni post distorsione alla caviglia.


COME CURARLO
L’esercizio fisico specifico abbinato allo stretching sono un ottima terapia. Un trattamento efficace comprende lo stretching ed il riequilibrio dei gruppi muscolari interessati dalla sindrome del piriforme (gluteo medio, muscoli adduttori ed estensori dell'anca ecc.). Esercizi specifici e mirati che prevedono movimenti per allungare il muscolo piriforme e diminuire lo spasmo possono alleviare i sintomi dolorosi lungo il nervo sciatico e riabilitare il paziente in pochi giorni. Una terapia posturologica può essere vincente nel perseguire le cause precise dell’insorgenza dolorosa.
 
CHIEDI UNA CONSULENZA GRATUITA: healthlabpadova@gmail.com


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